Homepage Rassegna StampaAltri premi per Dalla Mora, fondatore e presidente della SIDIMA15 Gennaio 2023Professionista attivo da tempo nel campo della progettazione inclusiva ed egli stesso persona con disabilità, Rodolfo Dalla Mora, fondatore della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), è stato il primo disability manager in un ospedale, ruolo assunto poi nell’ULSS della Marca Trevigiana e nel Comune di Treviso. Il suo costante impegno lo ha portato a ricevere prestigiosi riconoscimenti, ai quali di recente si sono aggiunti il “Premio Idee per la vita Luciano Bernardi Oltre le diversità” e un altro riconoscimento nell’àmbito del “Gran Premio Internazionale del Leone d’Oro di Venezia” È stato il primo disability manager nominato in un ospedale, all’ORAS (Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione) di Motta di Livenza (Treviso), assumendo successivamente lo stesso ruolo sia nell’ULSS 2 della Marca Trevigiana che nel Comune di Treviso. Ha fondato nel 2011 la SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) e successivamente anche l’AIDIMA (Associazione Italiana Disability Manager). Architetto che opera da oltre trent’anni nel campo della progettazione inclusiva e che è egli stesso una persona con disabilità motoria, Rodolfo Dalla Mora lavora da anni con grande impegno per diffondere sempre più nel nostro Paese una figura come quella del disability manager, già presente in altre realtà straniere, ma operante esclusivamente in àmbiti più ristretti, sviluppandone la funzione di “facilitatore” nei confronti delle persone con disabilità, nonché di creatore di rete. Recentemente ha anche inaugurato per l’editore il Prato la nuova collana editoriale “Per una Nuova Cultura della Disabilità”, di cui è responsabile, con una prima uscita, intitolata Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la Convenzione ONU, degna della maggior diffusione possibile e che ben volentieri torniamo a segnalare (si può ordinare la pubblicazione tramite questo link). Tanto concreto e costruttivo impegno ha portato Dalla Mora a ricevere già in passato numerosi importanti riconoscimenti ai quali in queste settimane se ne sono aggiunti altri due, il primo dei quali, assegnato nel corso di una serata a Oderzo (Treviso), all’insegna anche della buona musica, è stato il Premio Idee per la vita Luciano Bernardi Oltre le diversità, prima edizione di un’iniziativa dedicata a un imprenditore con disabilità di guerra, scomparso nel 2020 a causa del Covid. «Come Luciano Bernardi – si legge nella motivazione del premio – Dalla Mora è una persona con disabilità che ha a cuore gli esseri umani in quanto tali, indipendentemente dalle diversità, anzi oltre le diversità e con le sue idee fa la differenza perché capace di trasformarle in azioni. Per Rodolfo Dalla Mora, infatti, la disabilità è diventata uno stimolo per migliorarsi e migliorare la vita degli altri e da trent’anni, partendo dall’idea di mettere la propria formazione tecnica a disposizione della disabilità, come disability manager, sta lavorando per modificare, adeguare il rapporto tra persona con disabilità e famiglia, mondo del lavoro, comunità più in generale». Più recente e particolarmente prestigioso il secondo riconoscimento, arrivato nell’àmbito del Gran Premio Internazionale del Leone d’Oro di Venezia. Congratulazioni, dunque, al Presidente della SIDIMA, anche dalla redazione di «Superando.it». (S.B.) A questo link è disponibile un testo di approfondimento sulla serata di Oderzo (Treviso), durante la quale è stato assegnato il primo Premio Idee per la vita Luciano Bernardi Oltre le diversità.... L’AIDIMA renderà sempre più efficiente la rete dei disability manager29 Maggio 2019L’AIDIMA renderà sempre più efficiente la rete dei disability manager Nasce come emanazione diretta di una Società Scientifica come la SIDIMA (Società Italiana Disability), ma è dotata di una propria autonomia, la neonata AIDIMA (Associazione Italiana Disability Manager), tramite la quale la stessa SIDIMA – impegnata nella ricerca e nella promozione della cultura del Disability Management, nonché nella formazione di figure professionali specializzate – rafforza la propria struttura, dando vita a un organismo dedicato alla funzione di rappresentanza e al coordinamento in rete dei disability manager italiani «La scelta di creare un’Associazione dedicata ai disability manager, seppure come emanazione diretta di una Società Scientifica come la SIDIMA, si è resa necessaria per rendere più efficiente la nostra struttura organizzativa che deve far fronte ai crescenti impegni istituzionali, fatti di importanti accordi con università, enti, associazioni e imprese, tra cui, i più recenti, quelli con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e le Università dell’Aquila e di Roma Tor Vergata, oltreché per la necessità di valorizzare e supportare al meglio i disability manager presenti sul territorio nazionale. Il tutto tenendo anche conto della presenza ormai consolidata anche a livello europeo, con l’entrata nell’EASPD (European Association of Service Providers for Persons with Disabilities) e l’iscrizione al Registro per la Trasparenza della Commissione Europea». Così Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), presenta la nascita dell’AIDIMA, l’Associazione Italiana Disability Manager, tramite la quale la stessa SIDIMA – prima Società Scientifica in Italia impegnata nella ricerca e nella promozione della cultura del Disability Management, nonché nella formazione di figure professionali specializzate – rafforza la propria struttura, dando vita a un organismo dedicato alla funzione di rappresentanza e al coordinamento in rete dei disability manager italiani. Pur comprendendo nel proprio Direttivo anche alcuni rappresentanti della SIDIMA, la nuova Associazione si avvale per altro di una propria autonomia, oltreché di una propria organizzazione, di un proprio logo e, non ultimo, di un sito web. Essa riconosce come Associati soltanto coloro che hanno frequentato corsi di perfezionamento e master universitari oppure corsi organizzati da società di formazione accreditate. «Si tratta – aggiunge Dalla Mora – di un importante tassello per una progettualità più ampia a cui stiamo lavorando e che intende anche considerare il Diversity Management nel suo complesso». (S.B.) Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria.aidima@gmail.com. Diversity Management Si tratta di un insieme di pratiche e politiche volte a valorizzare la diversità all’interno di un ambiente di lavoro – che sia diversità di genere, di orientamento sessuale, di origini etniche, di cultura, di abilità fisiche ecc. – supportando differenti stili di vita e rispondendo alle loro diverse esigenze. Nello specifico della disabilità, si parla di Disability Management; quando invece si prescinde dall’età anagrafica si parla di Age Management. Disability manager Tale figura si può definire così: è un professionista adeguatamente remunerato, con un ruolo di supervisione in ogni àmbito (accessibilità, mobilità, politiche sociali, scuola, lavoro ecc.), che vigili sul rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e faccia sì che tutti gli attori istituzionali, quando pianificano, si chiedano: «Questa decisione che effetto avrà sulle persone con disabilità?». Disability Management In àmbito lavorativo rappresenta una strategia d’impresa utile a coniugare, in modo soddisfacente, le esigenze delle persone con disabilità da inserire – o già inserite – con le necessità delle aziende. Fonte: https://www.superando.it/2019/05/29/laidima-rendera-sempre-piu-efficiente-la-rete-dei-disability-manager/... Importante intesa tra i disability manager e i Comuni Italiani20 Maggio 2019Importante intesa tra i disability manager e i Comuni Italiani «Ritengo che questo accordo con l’ANCI – che rappresenta il tessuto sociale, geografico e culturale italiano – sia una vera e propria pietra miliare per la collaborazione alla diffusione di una cultura inclusiva che tuteli i diritti delle persone con disabilità e per lo sviluppo della figura del disability manager»: così Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), commenta il Protocollo d’Intesa siglato con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, frutto di una volontà condivisa di promuovere progetti di sensibilizzazione per una cultura inclusivaÈ stato siglato nei giorni scorsi, dai rispettivi Presidenti, Antonio Decaro e Rodolfo Dalla Mora, un importante Protocollo d’Intesa tra l’ANCI (Associazione Nazionali Comuni Italiani) e SIDIMA (Società Italiana Disability Manager), iniziativa che è il frutto di una volontà condivisa di promuovere progetti di sensibilizzazione per una cultura inclusiva, con particolare attenzione all’attuazione delle raccomandazioni dell’Unione Europea sull’applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge delle Stato Italiano 18/09). «Gli àmbiti di collaborazione che le parti intendono definire per la realizzazione delle attività – si legge in una nota della SIDIMA – riguardano diversi temi, quali, ad esempio, l’informazione e la formazione omogenea sul territorio nazionale degli operatori della Pubblica Amministrazione; l’accessibilità universale; la vita indipendente; il lavoro, l’occupazione e l’inclusione nella società; le tematiche inerenti la non discriminazione; la promozione dell’integrazione interdisciplinare, organizzativa e funzionale tra le componenti istituzionali, associative e sociali, coinvolte a diverso titolo e specificità nel campo della disabilità; la promozione con i Ministeri competenti, con le Regioni, gli Enti Locali, gli altri Organismi e Istituzioni Pubbliche, ivi comprese quelle Sanitarie, centrali e periferiche, per il conseguimento della tutela dei diritti delle persone con disabilità e per l’elaborazione di Linee Guida o di Indirizzo dedicate». «Ritengo che questo accordo – dichiara Rodolfo Dalla Mora – sia una vera e propria pietra miliare per la collaborazione alla diffusione di una cultura inclusiva e per lo sviluppo della figura del disability manager. L’ANCI, infatti, rappresenta il tessuto sociale, geografico e culturale italiano e noi, come SIDIMA, con il nostro patrimonio di esperienze e attraverso l’approccio del Disability Management, abbiamo la possibilità di contribuire a soddisfare in modo fattivo e capillare le necessità e le istanze dei cittadini con disabilità». «Un sentito ringraziamento – conclude il Presidente della SIDIMA – va al presidente dell’ANCI Decaro per il risultato raggiunto, e ai nostri collaboratori che lo hanno reso possibile, con l’auspicio di poter dare al più presto il via agli intenti di questo Protocollo d’Intesa». (S.B.) Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info.sidima@gmail.com. Disability manager Tale figura si può definire come un professionista adeguatamente remunerato, con un ruolo di supervisione in ogni àmbito (accessibilità, mobilità, politiche sociali, scuola, lavoro ecc.), che vigili sul rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e faccia sì che tutti gli attori istituzionali, quando pianificano, si chiedano: «Questa decisione che effetto avrà sulle persone con disabilità?». Disability Management In àmbito lavorativo rappresenta una strategia d’impresa utile a coniugare, in modo soddisfacente, le esigenze delle persone con disabilità da inserire – o già inserite – con le necessità delle aziende. FONTE: https://www.superando.it/2019/05/20/importante-intesa-tra-i-disability-manager-e-i-comuni-italiani/... ArticoliAi partiti, alle coalizioni, ai candidati16 Gennaio 2013Ai partiti, alle coalizioni, ai candidati di Rodolfo Dalla Mora* «Troppo spesso – scrive Rodolfo Dalla Mora, presidente della SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) – la semplice menzione di propositi nei programmi politici si è rivelata priva di concretizzazione. Per questo chiediamo una risposta chiara, univoca e pubblica a una serie di nostre domande, riguardanti i tanti problemi delle persone con disabilità, e un impegno formale ad essere poi conseguenti nei fatti» Realizzazione grafica con tanti punti di domandaNata in primo luogo per tutelare e vigilare sull’applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’Associazione SIDiMa (Società Italiana Disability Manager), che rappresenta a livello nazionale i disability manager – figure di “facilitatori”, che mettono a disposizione le proprie competenze nell’ambito dei servizi offerti dalla comunità alle persone con disabilità e alle loro famiglie – riscontra, nei programmi dei partiti e delle coalizioni politiche, superficialità, se non lacune, o addirittura colpevoli omissioni, per tutto il capitolo riguardante il sociale. Constata inoltre che le persone con disabilità stanno vivendo un periodo di grande apprensione, a causa dei tentativi (spesso riusciti) di annullare letteralmente lo Stato Sociale europeo, ciò che nel nostro Paese è avvenuto da parte degli ultimi Governi, che a più riprese e con diverse modalità, hanno avanzato una serie di proposte univoche nella loro finalità, vale a dire il taglio dei fondi. Premettendo quindi che un’ulteriore compressione, anche minima, dei servizi e delle indennità potrebbe compromettere la sopravvivenza stessa per molte persone con disabilità italiane, sentiamo il dovere di chiedere ai partiti, alle coalizioni e ai candidati, che si presenteranno alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio, una risposta chiara, univoca e pubblica alle seguenti domande, impegnandosi poi formalmente ad essere conseguenti nei fatti. Troppo spesso, infatti, la semplice menzione di propositi nei programmi politici si è rivelata priva di concretizzazione e pertanto non la riterremo sufficiente al fine di un’eventuale indicazione di voto, lasciando ai singoli movimenti la scelta e le modalità per un impegno concreto, senza tuttavia dimenticare le loro azioni od omissioni, operate nel passato, anche nelle sedi istituzionali, per le cui conseguenze gli italiani con disabilità hanno già sofferto e soffrono pesantemente. Queste, dunque, le nostre domande: Fondo Nazionale per le Politiche Sociali: quale sarà l’importo del finanziamento? E sarà mantenuto per tutta la legislatura? Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza: ci sarà un’effettiva distribuzione equa su tutto il territorio nazionale ? E sarà mantenuto per tutta la legislatura? Nomenclatore Tariffario per gli Ausili e le Protesi: sarà aggiornato e saranno adeguati gli importi corrispondenti? L’erogazione dell’indennità di accompagnamento resterà svincolata dal reddito personale? L’importo della pensione di invalidità civile al 100% sarà elevato almeno a 500 euro mensili? La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità sarà applicata e integrata completamente nella legislazione italiana? Si attuerà un finanziamento costante del cosiddetto “dopo di noi”? Sarà garantita finalmente l’applicazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) su tutto il territorio nazionale? E come verrà monitorata l’applicazione stessa? Sarà introdotta nella normativa nazionale la Vita Indipendente per le disabilità gravi e gravissime? Si darà attuazione alla normativa nazionale sul Garante delle Persone con Disabilità? L’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con disabilità, sarà messo in grado di avere un ruolo nelle scelte legislative che riguardano la disabilità? Sarà presente di diritto nelle commissioni e nei tavoli tecnici riguardanti le persone con disabilità? Verrà rifinanziata la Legge 13/89 sull’abbattimento delle barriere architettoniche? Legge 68/99 sul collocamento obbligatorio delle persone con disabilità: sarà resa finalmente efficace, con l’inserimento di pesanti sanzioni per gli inottemperanti? Verrà riconosciuta e finalmente introdotta a livello legislativo la figura del disability manager”? *Presidente della SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) Link all’articolo originale: http://www.superando.it/2013/01/16/ai-partiti-alle-coalizioni-ai-candidati/... Il Disability Manager lavora nella comunità20 Aprile 2012Il Disability Manager lavora nella comunità di Rodolfo Dalla Mora* Di fronte a chi continua a parlare del disability manager come di una figura che rischierebbe di perpetuare un approccio all’accessibilità sempre e solo da vivere come “una storia di barriere architettoniche”, ovvero di un personaggio pubblico che non terrebbe conto dei nuovi concetti di “progettazione per tutti” e di qualità urbana universale, Rodolfo Dalla Mora – che è stato il primo disability manager italiano presso una struttura sanitaria e che dal 2011 è presidente della SIDiMa (Società Italiana dei Disability Manager) – ritiene necessarie alcune precisazioni fondamentali e dichiara che «chi associa il disability manager solamente all’abbattimento delle barriere architettoniche commette un errore marchiano, in quanto si parla invece di un concetto che nel suo stesso significato sottintende l’elaborazione di interventi trasversali e di una figura che deve intervenire a ridurre le limitazioni alla partecipazione, incentivando la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità e di conseguenza nella società» Qualche precisazione sul disability manager ci sembra quanto meno opportuna, visto che da alcune parti si continua a parlarne come di una figura che rischierebbe di perpetuare un approccio all’accessibilità sempre e solo da vivere come “una storia di barriere architettoniche”, ovvero di un personaggio pubblico che non terrebbe conto dei nuovi concetti di “progettazione per tutti” e di qualità urbana universale. Ebbene, nel contesto amministrativo, la figura del disability manager assume in realtà un ruolo di “collante e raccordo” tra gli Assessorati, ponendosi come colui che alla pari di un funzionario censisce e fotografa la situazione, al fine di riportarla all’attenzione degli organi competenti, per poi produrre appunto un raccordo. Il nuovo quadro delle Direttive Europee ci invita del resto ad accantonare l’approccio derivante da politiche incentrate esclusivamente sull’abbattimento delle barriere architettoniche, dal momento che l’obiettivo – giustamente – dev’essere la piena fruibilità e godibilità dell’ambiente costruito da parte di tutti i Cittadini, perseguibile solo attraverso la pianificazione e la progettazione dei nuovi interventi di cui la riqualificazione dell’esistente diviene parte integrante. Per questo in alcune realtà regionali è stato introdotto il mobility manager, ma, a differenza di quest’ultimo, il disability manager è colui che non si occupa solo di abbattimento delle barriere architettoniche, ma che deve altresì favorire l’inclusione e la coesione sociale, operando all’interno del quadro normativo esistente e facilitandone l’attuazione, ad esempio attraverso i Piani Regolatori e i Piani Sociali di Zona. Chi legge quindi il termine disability, pensando solo all’”abbattimento delle barriere architettoniche”, commette un errore marchiano, in quanto si parla invece di un concetto che nel suo stesso signifcato sottintende l’elaborazione di interventi trasversali che coinvolgano l’intera comunità in cui si opera. In altre parole, un “termine ombrello” per menomazioni, limitazioni delle attività o restrizione della partecipazione e ovviamente una figura che deve intervenire a ridurre tali limitazioni, incentivando la piena inclusione delle persone con disabilità nella comunità e di conseguenza nella società. Pertanto, non si possono che rifiutare le affermazioni di chi sostiene che una figura come quella del disability manager possa addirittura opporsi alla libera fruibilità degli spazi da parte di tutti i Cittadini. Anzi, riteniamo che sia proprio questo uno dei nostri compiti fondamentali. *Presidente della SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) Link all’articolo originale: http://www.superando.it/2012/04/20/il-disability-manager-lavora-nella-comunita/... ProgettiCentro Riabilitativo psico-fisico in Motta di Livenza: progetto e realizzazione30 Settembre 2016Centro Riabilitativo psico- fisico in Motta di Livenza: progetto e realizzazione Il progetto riguarda la realizzazione di un centro di riabilitazione psico-fisico a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, nell’ambito di un intervento di ristrutturazione. di Daniela Orlandi Il progetto riguarda la realizzazione di un centro di riabilitazione psico-fisico a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, nell’ambito di un intervento di ristrutturazione. Realizzato nel 2012 e progettato dall’architetto Rodolfo dalla Mora, Disability Manager, questo intervento si caratterizza per i suoi riferimenti razionalisti ed un linguaggio semplice ed efficace che declina i principi dell’accessibilità e del Design for All nelle scelte architettoniche e di design. Nella fase progettuale ha svolto un ruolo fondamentale la figura del Disability Manager nel coordinare le diverse professionalità coinvolgendo anche gli operatori della riabilitazione. L’edificio ha un andamento lineare e interessa uno spazio di mq 450 circa che si sviluppa con l‘atrio d’ingresso, gli ambulatori, la palestra e la piscina riabilitative, gli spogliatoi ed i servizi igienici. Scelte progettuali Il nuovo centro di riabilitazione è stato ricavato attraverso la ristrutturazione di locali in disuso adiacenti a un complesso residenziale – direzionale. Gli spazi sono stati ridisegnati e studiati per risultare idonei alla nuove funzioni, ma vi è stata attenzione anche agli aspetti estetici e funzionali. Una cura particolare si legge nel design dell’atrio d’ingresso con il bancone di accoglienza, accessibile e con pianale ribassato, che si contrappone alla parete curvilinea affrescata con un Murales dell’artista Roberta Contiero. La scelta dell’acqua come elemento compositivo ricorrente si lega al suo essere strumento fondamentale nel processo riabilitativo oltre che al suo valore di elemento vitale. Gli spunti che richiamano l’acqua sono riconoscibili nella parete curvilinea dell’ingresso principale che rappresenta un’onda, nella realizzazione del murales che riproduce un paesaggio astratto con elementi tipici del territorio quale la Livenzetta, fiume che con il suo lento scorrere crea un elemento di continuità, nella forma del bancone del ricevimento che richiama nella sue fattezze una diga di contenimento dell’acqua. La qualità del progetto si declina con l’attenzione costante all’accessibilità senza trascurare l’estetica e la funzionalità e il bancone che accoglie il visitatore è progettato con principi di ergonomia ed accessibilità inclusiva. Le caratteristiche di accessibilità L’area oggetto dell’intervento si trova al piano terra e non presenta dislivelli. Gli spazi esterni, l’atrio di ingresso, gli ambulatori, la palestra e la piscina riabilitativa, gli spogliatoi ed i servizi igienici sono stati stati progettati per risultare accessibili a persone con ridotta capacità motoria. Nella piscina riabilitativa è installato un sollevatore per consentire una facile accessibilità alle persone con disabilità fisica. La scelta di complementi di arredo e dei sanitari si caratterizza per una filosofia legata alla progettazione universale che ha evitato di ricorrere a soluzioni dedicate per le persone con disabilità e ha privilegiato quelle ad utenza allargata. La cromoterapia Un’attenzione particolare è stata rivolta alla scelta dei colori in base alle loro proprietà. Nel murales sono stai utilizzati i colori della terra (giallo, azzurro e verde) come richiamo ai colori della natura, al benessere e al relax. Anche la tinteggiatura delle stanze è stata curata in modo che il percorso riabilitativo sia collegato con il benessere psicofisico: per la palestra riabilitativa è stato scelto il colore giallo, che con le sue proprietà rilassanti e tonificanti, la piscina ha varie tonalità di azzurro, per gli ambulatori, a seconda delle funzioni che ospitano, sono stati studiati colori diversi quali l’arancione, il verde ed il lilla. Dati tecnici sul progetto Anno di realizzazione: 2012 Progettista, Direttore dei Lavori e Coordinatore per la sicurezza: architetto Rodolfo Dalla Mora, Disability Manager e presidente dell’associazione SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) www.rodolfodallamora.it www.sidima.it Collaboratore: Massimo Dalla Mora architetto – Disability Manager Luogo: via Riviera Scarpa n. 51/A, Motta di Livenza (Tv) Committente: CENTRO RIABILITATIVO PSICO-FISICO s.r.l. Riviera A. Scarpa, 51/A – 31045 Motta di Livenza (TV) www.riabilitativopsicofisico.com Fonte: https://www.superabile.it/cs/superabile/accessibilita/architettura/soluzioni-dal-mondo/centro-riabilitativo-psicofisico-in-motta-di-livenza-progett.html ... Adeguamento di una casa unifamiliare in provincia di Treviso3 Aprile 2015Adeguamento di una casa unifamiliare in provincia di Treviso Un progetto di adeguamento di uno spazio abitativo esistente per la piena fruizione di una persona su sedia a ruote, che si avvale dell’esperienza progettuale di un architetto, disability manager, e delle possibilità di ampliamento volumetrico offerta dalla legge regionale in Veneto per il superamento delle barriere architettoniche. di Daniela Orlandi Un progetto di adeguamento di uno spazio abitativo per la piena fruizione di una persona su sedia a ruote, che si avvale dell’esperienza progettuale dell’architetto Rodolfo dalla Mora, disability manager, e delle possibilità di ampliamento volumetrico date da leggi regionali per superare le barriere architettoniche. Il miglioramento delle condizioni complessive di accessibilità per uno dei suoi residenti, un giovane ragazzo con disabilità fisica, è stato il pensiero fondante per questo progetto, una casa unifamiliare su tre livelli, con la rimodulazione dei collegamenti verticali ed orizzontali e la realizzazione di nuovi ambienti. Come spesso accade nei progetti di adeguamento è stata colta l’occasione per conferire più carattere e qualità all’edificio ispirandosi, in questo caso, al “fogher” (focolare) dell’architettura rurale veneta. La casa L’abitazione si trova in un piccolo Comune di Carbonera (TV), a circa 700 metri dal centro del paese. Realizzata nel 1970, e recentemente ristrutturata, è adagiata in un lotto di forma irregolare, si sviluppa su tre piani ed è caratterizzata da una muratura di laterizio, una copertura in coppi e degli oscuri verniciato di rosso. Lo stato precedente i lavori (ante operam) Nello stato precedente ai lavori si accedeva all’ingresso dell’abitazione superando 5 gradini esterni oppure tramite una rampa in lastre in marmo con una pendenza difficoltosa, pari al 22%. Una scala interna molto ripida, con ampiezza di circa 1 mt, collegava i vari livelli della casa (zona giorno, zona notte e sottotetto). Al piano terra si trovano i locali di servizio (superficie di 128 mq), al piano rialzato a quota + 1,05 m. si trovano i locali della zona giorno – ingresso, cucina, soggiorno – (superficie di 80 mq) e nel piano primo (superficie di 59 mq) vi sono i locali della zona notte – camere e servizio igienico. Le criticità della situazione ante operam La casa presentava una serie di barriere architettoniche dovute alla forte pendenza della rampa di accesso esterna, alla difficoltà di raggiungere i piani superiori dovuti alla presenza di una scala, e alla mancanza di unità abitative e servizi igienici adeguati. Era fondamentale costituire le condizioni di piena accessibilità attraverso questi obiettivi: ricreare condizioni tali da permettere alla persona con disabilità di tornare nella sua casa; favorire gli spostamenti tra interno ed esterno dell’abitazione; migliorare l’accessibilità domestica, sgravando il carico assistenziale alla famiglia; andare al posto auto senza uscire all’esterno dell’abitazione; facilitare la cura e l’igiene personale (accessibilità alla doccia); facilitare i passaggi posturali (carrozzina-letto in sicurezza); facilitare la socializzazione; abbinare la soluzione progettuale a fattori estetici. Per perseguire questi obiettivi era necessario analizzare e risolvere: · l’accesso all’abitazione; · i collegamenti verticali all’interno dell’abitazione; · l’accessibilità all’interno della casa; · i servizi igienici; · l’accessibilità dello spazio scoperto dell’abitazione. Il progetto per l’accessibilità: le soluzioni adottate Il progetto si basa su un intervento di ampliamento del fabbricato esistente lungo il prospetto principale, con la realizzazione di un nuovo volume, e sulla costruzione di un nuovo percorso esterno di ingresso. Il nuovo manufatto, con la sua collocazione centrale, ha consento di rendere accessibile l’intero edificio arricchendolo di un nuovo linguaggio architettonico. E’ infatti questo volume l’elemento di collegamento dei vari livelli poiché contiene la piattaforma elevatrice, mentre il suo vano corsa diventa l’elemento generatore dei nuovi spazi. La soluzione ha come archetipo l’architettura rurale veneta dove il “fogher” (focolare) è il luogo centrale e di aggregazione della casa. In termini progettuali il vano corsa è pensato come un grande camino che lega le varie parti con l’ingresso a forma semiesagonale e richiama la vecchia tipologia edilizia. Lo spazio così ottenuto accoglie una piattaforma elevatrice, una camera da letto, un servizio igienico e una piccola palestra. Al piano terra è stata ricavata una piccola palestra riabilitativa mentre al piano rialzato è posto il nuovo ingresso utile per il vano corsa della piattaforma elevatrice. Al piano primo vi è la nuova camera da letto con un servizio igienico personale. Il progetto ha previsto anche la realizzazione di percorsi esterni accessibili che collegano le varie parti del giardino consentendone una migliore fruizione ed un ampliamento della tettoia esterna per ricavare un nuovo posto auto collegato alla palestra. Come spesso accade nei progetti di adeguamento per superare le barriere architettoniche le scelte adottate hanno potuto conferire più carattere e qualità all’edificio ispirandosi al “fogher” (focolare) dell’architettura rurale veneta, arricchendo il giardino di un percorso più articolato e fruibile, ridisegnando parte dei prospetti e rendendo accessibili tutti i livelli dell’abitazione. Si rimanda il lettore alla galleria fotografica e al video per visualizzare tutte le fasi della realizzazione. Dati tecnici sul progetto Nome: progetto di ampliamento ed adeguamento per il superamento delle barriere architettoniche di una casa unifamiliare Luogo: Comune di Carbonera Anno di realizzazione: 2011 Progettista, Direttore dei Lavori e Coordinatore per la sicurezza: architetto Rodolfo Dalla Mora, Disability Manager e presidente dell’associazione SIDiMa (Società Italiana Disability Manager) Collaboratore: Massimo Dalla Mora architetto – Disability Manager Committente: privato Video della realizzazione Sito web: www.rodolfodallamora.it www.sidima.it Fonte: https://www.superabile.it/cs/superabile/adeguamento-di-una-casa-unifamiliare-in-provincia-di-treviso.html... GALLERY